Fermiamoci un attimo.

Elisa, guarda negli occhi Alfredo, lui prende la tazzina del caffè e si volta verso la strada.

Lei lo cerca mentre lui si gode il tempo, in silenzio.

Vorrebbe leggere i suoi taccuini, i suoi pensieri, respirare il suo mondo.

Un momento di comunicazione silenziosa congela l'atmosfera.

In una camera d'albergo Roberto guarda il notiziario delle 11.

Angela ha le scarpe rotte.

Il suo vestito rosso accende le luci del lungo viale del centro, corre tra le vetrine zoppicando, ride nella fretta, si volta attratta dai lampadari di una boutique.

La vita è un percorso fatto ad ostacoli dove si intrecciano i desideri di ognuno, ha la meglio chi prende la via più comoda o chi si fa tutte le salite prima di giungere al traguardo?

Roberto spenge la tv, stanco di un mondo che non capisce.

Guarda la finestra, squilla il telefono:

" Marta, come hai fatto a trovarmi?-

- non capisco da cosa stai scappando.-

- ho bisogno di silenzio.-

-esci, vengo a prenderti.
Andiamo a cena.

Elisa, sorride mentre Alfredo scherza e si accarezza i morbidi baffi.

-ogni volta che scrivo un articolo sento che vorrei fare altro.-

Avrai quello che vuoi. Devi solo smettere di desiderarlo. Ogni riga che lasci sul giornale, lasciala. E cosi devi fare con tutto il resto, i pensieri che arrivano, lasciali. Segui ciò che ti detta la parte più intima di te, quella più selvaggia, non averne paura, fa che il ruggito ti esploda dentro fino ad uscire fuori.

Devi uscire dalla tua storia, liberati dalle catene familiari, sei Elisa ma sei prima di tutto un anima piena di risorse, libera di esprimere la sua natura."

" non so come fare."


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Gentile accoglienza.